VIPITENO (BZ) - Squalifica di quattro anni, ovvero il massimo della pena. Questa è la richiesta formulata da Ettore Torri, capo della procura del Coni, al Tribunale nazionale antidoping per Alex Schwazer, risultato positivo in un controllo a sorpresa il 3 luglio scorso, alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, alle quali poi non ha partecipato e ammettendo successivamente in pubblico la sua colpa. Il marciatore altoatesino è accusato di diverse violazioni, soprattutto l'uso di epo e la consulenza del dottor Ferrari, soggetto inibito dall'ordinamento sportivo.
Questa è la nota diffusa dal Coni riguardo a Schwazer: "L’Ufficio di Procura Antidoping ha disposto il seguente provvedimento: deferimento dell’atleta Alex Schwazer (tesserato FIDAL) al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per la responsabilità in ordine alle seguenti violazioni: art. 2.1. del Codice WADA in virtù della positività per presenza di Eritropoietina ricombinante al controllo disposto dalla WADA in data 30 luglio 2012 a Racines, art. 2.2. del Codice WADA in relazione alle anomalie riscontrate nei valori del Passaporto Biologico, art. 2.6. del Codice WADA per acquisto e possesso di sostanze dopanti (Eritropoietina e Testosterone) e l’art. 3.2. delle Norme Sportive Antidoping per essersi avvalso della consulenza / prestazione professionale di un soggetto inibito dall’ordinamento sportivo, con richiesta di squalifica per 4 anni".
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