Ciclismo. Giro d’Italia 2013: Cavendish “Ci sarò”. Contador in forse. Hesjedal: “Vengo per il bis”

di Redazione

BARI, 6 OTT. (SPORTEVAI) - Il percorso del Giro d'Italia 2013 c'è, ora mancano le iscrizioni. Dopo la presentazione in stile "gastronomico" della corsa rosa è importante leggere nelle dichiarazioni dei grandi campioni presenti allo Spazio Pelota di Milano la voglia di prendere parte alla corsa che partirà il 4 maggio da Napoli per concludersi il 26 a Brescia. La 96.ma edizione della corsa rosa prevede 21 tappe in 23 giorni, per 3.405,3 km. Duro ma con un mix equilibrato di salite e tappe pianeggianti anche se non tutti sono d'accordo in un ciclismo in cui gli scalatori continuano a non andare forte a crono mentre i cronoman sono sempre più a livello degli scalatori in salita. C'erano Ryder Hesjedal, ultimo vincitore, Joaquin Rodriguez, Thomas De Gendt, Alberto Contador, Mark Cavendish, Vincenzo Nibali, Ivan Basso, Taylor Phinney, Rigoberto Uran, Elia Viviani, Moreno Moser, Damiano Cunego e molti altri. Quanti saranno ai nastri di partenza? IL CAMPIONE IN CARICA. Ryder Hesjedal, vincitore dell'anno scorso difenderà il titolo: "Spero di esserci per provare a bissare il successo. Qualcuno ha detto che questo Giro sarebbe stato più facile ma non sembra proprio". PURITO DOPO IL LOMBARDIA. Joaquin Rodriguez, secondo l'anno scorso e fresco vincitore del Giro di Lombardia non ha dubbi: "E' un giro abbastanza duro. La penultima tappa, quella che si conclude sulle Tre Cime di Lavaredo, mi sembra durissima". WIGGINS-CAVENDISH Sì, CONTADOR Nì. La prossima Corsa Rosa piace anche a un velocista come Mark Cavendish: "E' bello, ci sono sette sprint e uno anche all'ultima tappa. Questo è importante perchè darà uno stimolo in più a noi velocisti per tenere duro sulle montagne fino all'ultima tappa e giocarci la maglia a punti". L'inglese Bradley Wiggins, trionfatore dell'ultimo Tour dovrebbe essere ai nastri di partenza. Tutti aspettano una battaglia con Alberto Contador che però resta nel dubbio se fare o meno il Giro. "Un percorso che mi piace", ha detto lo spagnolo che ha perso il successo del 2011 andato poi a Scarponi. ITALIANI SCETTICI. A tenere alta la bandiera dei corridori di casa Vincenzo Nibali e Ivan Basso. Quest'ultimo teme però per i troppi km a cronometro: "C'è il rischio che gli scalatori accusino anche tre-quattro minuti di distacco. In questo Giro però c'è di tutto, è spettacolare in montagna perchè la cronometro della prima settimana creerà e distacchi importanti costringendo gli scalatori ad attaccare".




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